La
località così denominata è sita sui Monti del Demanio, a cavallo fra
Al
tempo del brigantaggio meridionale, per l’asperità del percorso e la
selvaggia natura della zona, era luogo di incontro fra i briganti
locali, fra i quali pare fosse molto noto il cavese
Tore ‘è Beatrice. Ma
andiamo per ordine.
Un’escursione all’Aria del Grano, con ascensione dal Selano e discesa dalle Vecchie Fornaci, richiede normalmente fra le quattro e le cinque ore; molto dipende dalle gambe più o meno allenate e dal numero e durata delle soste.
Il percorso, salvo brevi tratti, è duro ed accidentato. Il sentiero è stretto e spesso invaso dalla vegetazione in quanto scarsamente frequentato. E’ consigliabile portarsi dietro una roncola o delle forbici da giardiniere.
E’ importante, inoltre, ricordarsi che,
trattandosi di una bretella di raccordo con la superiore Alta Via dei Lattari ,
essa è contrassegnata con dei segnali rossi,
purtroppo spesso sbiaditi, dipinti sulle rocce o sui tronchi; mai
perderli di vista. Lungo il percorso non si
trova acqua potabile.
Lasciata l’auto nei pressi della Chiesa dell’Abbazia Benedettina,
bisogna scendere nell’adiacente vallone ed attraversare il ponticello sul Selano, quindi girare a destra ed andare in direzione del Sambuco. Dopo poco, superato l’innesto per il sentiero dell’Avvocata sulla sinistra, occorre percorrere un altro centinaio di metri. Sulla sinistra, strettamente incastrato fra la vegetazione, si troverà un sentiero che parte subito in salita e si inerpica, poi, per una abbondante mezzora.
Attualmente è tutto coperto dal bosco,
sufficientemente cresciuto dopo il taglio di anni or sono.
Attenzione iniziata la
salita, dopo circa dieci minuti c’è una biforcazione; prendere a
sinistra e mantenersi sempre a sinistra fino a quando, al termine della
scalata , si spunterà sulla
cima della collina e di fronte appariranno il mare, Salerno,
Girare a destra, inizia un tratto semipianeggiante che costeggia le rovine di Sant’Elia (sulla destra, ma nascoste dalla vegetazione) e cammina al coperto del boscospingendosi in direzione Ovest. Dopo un quarto d’ora circa il sentiero riprende a salire e continuerà così finchè si giungerà ad un varco presidiato da un bosco di alti castagni.
Continuare fino a che, sempre sulla sinistra, si sbucherà sulle Creste del Demanio. Da qui si incontreranno i segnali bianco/rossi che condurranno ad un bivio; prendere a destra. Lungo il tratto fino all’Aria del Grano vi imbatterete in una magnifica cartolina su Maiori e Ravello
L’Aria del Grano è una spianata di poche decine di mq. ove trovasi una vecchia, cadente casupola in pietra. Da questo punto la pista (piega a sinistra) dovrà essere cercata con molta attenzione fra le felci e la macchia per un centinaio di metri, poi attraversa un bosco di antichi castagni ed in pochi minuti si giunge al varco della Foce di Pucara. Prendere la discesa a destra e via, giù per un disastrato sentiero che attraversa vari canaloni (tenenersi sempre a sinistra) fino a giungere, dopo un’ora e mezzo circa, ad un cancello dell’allevamento di cinghiali del Ristorante Vecchie Fornaci.
Andare a
destra e in due minuti si raggiunge un gruppo di case con i Ristoranti
Vecchie Fornaci,