Monte Finestra

Basta guardarlo per capire perché l’hanno chiamato così. Insieme al Monte Castello possiamo considerarlo il logo di Cava de’ Tirreni ed ogni b

uon cavese, almeno una volta, dovrebbe andare fin lassù. Come la gran parte dei Lattari è una montagna aspra, irta di pericoli, da affrontare sempre con le dovute cautele anche se, le attuali condizioni dei sentieri e le continue frequentazioni di cui è oggetto, ne rendono abbastanza tranquillo l’accesso anche a chi vi si accosta per la prima volta.

 E’, comunque preferibile che il primo approccio sia realizzato in compagnia di persona già esperta. Lungo l’intero percorso non c’è acqua potabile.

Al Monte Finestra si può salire da più parti: dalla Località Vecchie Fornaci, dalla Località Contrapone, dal Ristorante il Casone (a Sant’Arcangelo) oppure, trovandosi però già in quota sull’Alta Via dei Lattari, dall’Avvocata e da Sant’Angelo.

Cercando di non confondere le idee ci limiteremo ad indicarvi il percorso che, a parer nostro, è il migliore per il neofita, ovvero quello che inizia dalla Località Contrapone di Passiano e passa per la  Pietrapiana.  Per la descrizione di questo tratto Vi rimandiamo all’omonima pagina.

Dopo la sosta d’obbligo alla grotta della Madonna della Pace, per recitare un’Ave Maria e far colazione, è preferibile prendere il sentiero che va in direzione della vallata di Minori e la costeggia tenendosi al di sotto della cresta, alla quale si ricongiunge dopo circa tre quarti d’ora.

Qui si ritroveranno i segnali bianco/rossi che ci guideranno, prendendo per destra, fino alla sommità della Cima Nord (o Telegrafo) che si raggiunge all’incirca dopo altri 45 minuti. E’ venuto il momento di tirare fuori macchine fotografiche e telecamere che potranno inquadrare nei loro obiettivi un favoloso panorama a 360° che vi ricompenserà di tutta la fatica sopportata.

 

La finestra è situata proprio sotto la vetta. Per raggiungerla occorre aggirare uno strapiombo di circa 100 metri seguendo i segnali che ci guideranno lungo una discesa sulla quale, come le capre, bisognerà saltare di roccia in roccia..Quando i segnali ci faranno svoltare a sinistra, verrà il bello (o il brutto, a seconda dei gusti) ovvero il

 ‘Malopasso’, un tratto lungo 30/40metri e largo circa 1metro, chiuso fra un’altissima parete ed uno strapiombo di  … moltissimi metri (vedi foto). Assolutamente vietato a chi soffre di vertigini. Superato quest’ultimo ostacolo avrete finalmente raggiunto la fatidica ‘finestra’ e potrete scattare le rituali foto a ricordo della vostra impresa, nonché lasciare un pensiero ed una firma sul quaderno riposto in una nicchia scavata sotto la finestra.

A questo punto si pone il dilemma di scegliere l’itinerario per il ritorno. Rifare all’inverso la strada dell’andata, oppure prendere per il sentiero che va giù costeggiando il canalone centrale? Quest’ultima è la strada più breve, ma molto faticosa; sempre in discesa (e che discesa!) in circa un’ora e mezzo giunge all’Acqua di Santa Maria, una sorgente posta alle falde di Monte Finestra, attiva più o meno da febbraio/marzo a tutto luglio/agosto. Da qui al Casone di Sant’Arcangelo bastano pochi minuti. Poi, con un passaggio o un mezzo pubblico, si potrà far ritorno al Contrapone per riprendere l’auto

(N.B. Lo stato del percorso è aggiornato all'autunno 2008)

 

 

 

 

 


 
 Il Percorso

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Album Foto



Difficoltà:
media


Dislivello:ca 800m

Durata:  ca 4 0re

Partenza: Contrapone

Percorso
: vedi descrizione